Con la sua rarefatta atmosfera, con i vapori caldi
che si sprigionano dalla grande piazza d'acque, è il vero fiore all'occhiello di San
Quirico.
Entrare in Bagno Vignoni è come travalicare il muro del tempo, come immergersi in una
realtà completamente avulsa dal nostro secolo, lasciando tutto alle spalle. Si respira
davvero un'aria nuova, anzi antichissima. Nel centro del paese, racchiusa tra un loggiato
coperto e la cappella di S. Caterina, si trova una grande vasca di acque
termali, costruita nel 1334, dove sostavano volentieri i pellegrini nella speranza di
lenire quelle affezioni, come scabbia, rogna, ulcerazioni, che erano abituali compagne di
viaggio di chi percorreva a piedi decine di chilometri al giorno. Vi confluiscono alcune
sorgenti, di cui la più calda è di 51 gradi centigradi. In questa vasca nel '500 presero
il bagno Santa Caterina da Siena e Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, sofferente di
artrite. L'impianto termale, di forma quadrata, era diviso in due parti onde evitare la
promiscuità sessuale, e aveva una zona riparata da una tettoia per permettere agli
infermi di bagnarsi senza esporsi troppo ai rigori del freddo. Da lì si può ammirare uno
dei panorami più suggestivi della zona: le anse del fiume Orcia che, a tratti accogliente
e rasserenante, diviene d'improvviso ostile ed inaccessibile; la severità della Rocca
d'Orcia e, guardando a destra nella valle, il tenebroso profilo del Castello della Ripa.
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